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Volume XX - Nr.1 - June 2005

Storia ed attualità dell’attivo che ha cambiato l’approccio alla formulazione dei prodotti destinati al trattamento della lesione cellulitica

Lo Iodotrat ® - Vevy Codex 18.0364 nasce nel 1978 con l’esigenza, allora come oggi, di realizzare un principio attivo all’avanguardia, veramente efficace ed innocuo, per la prevenzione ed il trattamento dell’ idrolipodistrofia distrettuale.

Le ricerche si sono indirizzate quasi da subito verso molecole iodate. I primi ostacoli si sono incontrati con la proibizione all’impiego dello iodio elementare nei prodotti cosmetici, nell’assunto che lo iodio complessato (PVP, cetile,..) ceda iodio elementare e nell’evidenza che lo iodio inorganico ed i suoi sali (K e Na) siano fortemente irritanti.

Si è cosi deciso per la realizzazione di un composto iodato organico, nella fattispecie un’amina, che offrisse le più ampie garanzie di stabilità in tutte le condizioni. Vale la pena di ripercorrere il percorso che ha portato alla realizzazione di questo attivo.

L’idrolipodistrofia distrettuale, comunemente detta “cellulite”, è la conseguenza di un difettoso metabolismo lipidico, in cui s’intrecciano fattori di predisposizione genetica ed errori di conduzione.

Si tratta di una dismorfia, sostenuta ed amplificata dagli ormoni femminili che favoriscono la ritenzione idrica, più spiccata nelle zone declivi dove spesso il muscolo è meno sollecitato è quindi più facilitata la deposizione dei grassi.

Essa è caratterizzata dall’indurimento dei lobuli adiposi, localizzato prevalentemente nelle aree glutee e nella zona posteriore della coscia, più facilmente soggette a compressione per la frequente posizione seduta.

I lobuli del tessuto adiposo femminile sono di forma rettangolare e sono più grandi rispetto a quelli del tessuto adiposo maschile, e i loro setti sono orientati verticalmente verso la superficie; pertanto, quando la fascia di tessuto connettivo è indebolita dagli estrogeni e i lobuli spingono sul derma, la superficie della pelle assume un aspetto dissestato.

Vi sono fattori, chiamati “errori di conduzione”, che precipitano l’inclinazione acquisita:

  • variazioni ormonali significative (in gravidanza o durante l’uso di contraccettivi i livelli di estrogeni e progesterone influenzano la quantità di grassi che il corpo incamera e rilascia);
  • apporto continuativo di nicotina (sostanza notoriamente arteriolocostrittrice);
  • alimentazione errata (molte sostanze possiedono uno spiccato potere irritante epatico con risentimento venoso, come gli alimenti fritti, l’alcool, la caffeina, lo zucchero);
  • scarsa assunzione di liquidi (nella fattispecie acqua che favorirebbe la disintossicazione locale);
  • scarsa attività fisica di tipo aerobico (l’insufficiente circolazione linfatica e sanguigna portano a scarsi scambi tissutali e ad una limitata ossigenazione dei tessuti);
  • esagerata esposizione ai raggi solari (la conseguente dilatazione della parete venosa e quindi riduzione della sua elasticità, aumentano la permeabilità e la fuoriuscita di trasudato con scompaginamento zonale).

I mastociti sono cellule relativamente voluminose, tipiche del tessuto connettivo di numerosi mammiferi. Essi contengono il consueto corredo di organuli proprio delle cellule metabolicamente attive, fra cui quelli deputati alla biosintesi proteica, oltre ad un carico di granuli subsferici citoplasmatici ad elevata concentrazione intragranulare di eparina, un proteoglicano solforato, e di altre sostanze vasoattive come l’istamina e la serotonina.

I mastociti, che nell’uomo condividono alcune caratteristiche funzionali dei granulociti basofili, sono in grado di sintetizzare anche altre sostanze correlate al meccanismo dell’anafilassi. La liberazione di tali prodotti avviene nel contesto di una reazione immunitaria e coinvolge particolari globuline connesse a specifici recettori di membrana.

I vasi situati nel tessuto adiposo presentano sempre nelle loro vicinanze un numero più o meno variabile di mastociti. Nel tessuto sano, le fitte reti di vasi sanguigni e linfatici riforniscono il tessuto adiposo con il necessario apporto nutritizio e di ossigeno, permettendo così l'eliminazione delle scorie, ormai tossiche per il tessuto stesso.

In condizioni di normalità i granuli contenuti nei mastociti, costituiti come abbiamo visto da sostanze vasoattive, si spostano verso la periferia della cellula; quindi la loro membrana si fonde con il plasmalemma con conseguente estrusione del contenuto.

Nel tessuto non sano, i microcircoli ematico e linfatico sono fortemente rallentati, se non interrotti, per la costrizione della rete capillare del derma, con modificazioni importanti nel tessuto adiposo sottocutaneo e nella circostante matrice di fibre collagene.

Nella lesione cellulitica, i vasi si presentano asfittici per reazione vasosclerotica, e i mastociti si riducono di numero e sono meno ricchi in granuli rivelando così una riduzione della loro principale attività.

In questo modo, si verifica un abnorme accumulo di grasso nello strato sottocutaneo. L'impossibilità di eliminare le tossine provoca la tumefazione delle cellule adipose che vengono in seguito circondate da uno strato di collagene troppo rigido e compatto fino a conferire loro una consistenza nodulare, divenendo così inadatte ad entrare nel ciclo di degradazione che le dovrebbe trasformare con il fine di produrre energia.

Peggiorando queste condizioni, i setti di tessuto connettivo contenenti i lobuli adiposi si inspessiscono e si contraggono a tal punto da creare dei veri e propri punti di ancoraggio che accentuano le infossature della pelle.

Intervenendo per tempo sul metabolismo lipidico è possibile riportare le sue funzioni ad una condizione il più prossima possibile a quella di normalità.

La stimolazione della funzione dei mastociti promuove la degranulazione, ossia permette il rilascio delle sostanze vasoattive, le quali sono mediatori indispensabili all’attivazione circolatoria. Iodotrat ® promuove la stimolazione dei mastociti che è mediata da beta-recettori di membrana; nello specifico, la loro attivazione avviene attraverso un’interferenza con la polarità di membrana che favorisce l’apertura dei canali del calcio.

Viene così attivata la 3-Idrossiacil CoA Deidrogenasi a livello dell’adi-pocita, attività enzimatica appartenente alla via di degradazione degli acidi grassi i quali, al termine di questo ciclo, forniscono energia. Tali effetti non si sono riscontrati con altre molecole iodate organiche.

È stato anche notato che in presenza di Iodotrat ® il numero di mastociti e la ricchezza in granuli aumentano; inoltre, si apprezza la significativa riduzione dell'infiltrazione linfocitaria infiammatoria con regressione graduale dell'edema interstiziale, in accordo con il miglioramento cutaneo oggettivo in termini di aspetto della zona trattata ed alla palpazione, osservati nel test clinico.

La quantità di iodio assorbita per applicazione di una emulsione O/W contenente Iodotrat ® ai livelli d’uso suggeriti (0.6% - 0.8%) applicata quotidianamente produce l’effetto primario desiderato, senza alterarne i livelli ematici fisiologici. Le sperimentazioni sono state compiute a dosaggi diversi ed hanno evidenziato che valori anche di molto superiori non migliorano il risultato.

Si è anche osservato che la concentrazione utile resta immutata per unità di tempo e di superficie, presumibilmente per l’incremento del drenaggio circolatorio e per la saturazione dei sistemi enzimatici. Per un corretto e sereno impiego di Iodotrat ® è indispensabile entrare nel merito delle sue specifiche applicative.

Innanzitutto si tratta di una molecola idrosolubile, purificata per doppia cristallizzazione e quindi completamente esente da iodio libero, di basso peso molecolare (293.5 Dalton), il che garantisce, opportunamente veicolata, la sua penetrazione attraverso lo strato corneo.

Il suo impiego è estremamente agevole in quanto altamente stabile sia ad elevate temperature (80-100°C), sia alla luce solare ed alle radiazioni uv artificiali. Inoltre, la sua soluzione alle dosi di impiego possiede un pH eudermico (5.5).

È importante sottolineare che non presenta azione emolitica come l’escina, né azione miolitica, come possono avere i derivati xantinici, la teofillina, la teobromina, la caffeina e l’aminofillina, né è potenzialmente allergizzante come nel caso delle proteasi.

Infine, Iodotrat ® possiede un protocollo tossicologico di tutto rispetto che ne porta la tranquillità d’impiego ai massimi livelli:

  • tossicità acuta orale ed intraperitoneale
  • tossicità subacuta [15 wk]
  • tossicità cronica [6 mesi]
  • attività irritante oculare
  • attività irritante cutanea acuta e subacuta
  • attività embriotossica e teratogena
  • attività cancerogena
  • attività sensibilizzante cutanea [Magnusson e Kligman]
  • attività sensibilizzante cutanea nell’uomo [Quisno]

Svariati possono essere i suggerimenti formulativi. (vedi formula #1, #2 e #3)

Sinergizzanti dello Iodotrat ® sono i prodotti Zedomine e Zedomine-2, compound di oli essenziali in grado di attivare il microcircolo e facilitare il drenaggio linfatico e gli scambi tissutali. A maggiore garanzia per l’impiego di Iodotrat ® si è proceduto a studiare la formulazione # 3, la più articolata fra le tre proposte, con lo scopo di verificare la stabilità del principio attivo quando già inserito in un prodotto finito.

Campioni di prodotto sono stati posti per oltre sessanta giorni al buio, alla luce solare diretta, a -5°C, a +40°C ed a +55°C (prova, quest’ultima, molto severa) e non hanno fatto registrare alcuna variazione né organolettica, né chimico-fisica.

Diciotto mesi di controlli sui dati di misurazione del pH non hanno evidenziato variazioni significative, come anche la ricerca del fenomeno di sineresi eseguito tramite centrifuga analitica, nello stesso lasso di tempo.

L’andamento termo-viscosimetrico, eseguito quattro volte nei diciotto mesi alle normali temperature d’impiego del prodotto finito, ha fornito dati prossimi alla sovrapposizione. La definitiva consacrazione ad “attivo sicuro” si è avuta con la verifica dell’eventuale e non auspicata presenza di iodio metallico libero nel principio attivo puro e nel prodotto finito che lo contiene.

Le sostanze da testare sono state tenute per dieci minuti in un bagnomaria bollente e successivamente analizzate con il metodo della salda d’amido, noto per essere molto sensibile. La totale assenza di iodio libero è evidenziata sui campioni in esame di tutti i lotti prodotti anche trascorsi venti anni dalla data di produzione.

Formulas

Cellulitis preventing gel (formula #1)
Description Grams (g) Notes:
Demineralized water 860.45  
Iodotrat 8.0 Stable, non irritating organic iodine to treat cellulitis
Afrosalt 10.00 Sea salts modified for artificial thalassotherapy
Desamina 1.50 Harmless triethanolamine substitute, unlimited uses
Oligoidyne-1-Complex 50.00 Enzymatic co-factor for fat metabolism
Undebenzofene-C 8.00 Non irritating hydrosoluble broad spectrum preservative
Poliglicoleum 32.00 The safer water solubilizer for lipidic products
Hydroessential Sambucus 0.05 Hydrosoluble fraction of natural essential Sambucus nigra L oil.
Idroramnosan 30.00 Non filmogen, safe, gelatinizing and humectant agent
Total 1000.00
Anticellulitis emulsion (formula #2)
Description Grams (g) Notes
Isoxal-H 100.0 Very stable O/W bioemulgoid with high emulsifying capacity (warm climates)
Lipocerite 95.0 Eudermal waxy emollient
Nesatol 131.0 Liquid, sebaceous-like, saturated synthetic polytriglyceride
Keratoplast 10.0 Keratogenetic hydroxyester
Undebenzofene-C 13.0 Non irritating hydrosoluble broad spectrum preservative
Filagrinol 20.00 Active fractions of botanical unsaponifiables, which stimulate filaggrin production
Demineralized water 549.5  
Desamina 0.05 Harmless triethanolamine substitute, unlimited uses
Iodotrat 8.00 Stable, non irritating organic iodine to treat cellulitis
Propylene glycol DCG 50.00 Moisturizer
Idroramnosan 20.00 Non filmogen, safe, gelatinizing and humectant agent
Lipoessential-L3 3.0 Perfume
Total 1000.00
Activating anti-cellulitis emulsion (formula #3)
Description Grams (g) Notes:
Xalifin-15 100.0 Very stable O/W bioemulgoid carrier with high release capacity
Nesatol 22.0 Liquid, sebaceous-like, saturated synthetic polytriglyceride
Lipocerite 45.0 Eudermal waxy emollient
Zedomine-1 138.0 Compound of natural essential oils, activator of the cutaneous hemolymphatic system
Undebenzofene-C 13.0 Non irritating hydrosoluble broad spectrum preservative
Filagrinol 30.0 Active fractions of botanical unsaponifiables, which stimulate filaggrin production
Xalidrene 45.0 Co-emulgen that micronizes fat particles
995 DCG Glycerol 60.0 Moisturizing agent
Demineralized water 514.0  
Iodotrat 8.0 Stable, non irritating organic iodine to treat cellulitis
Desamina 1.0 Harmless triethanolamine substitute, unlimited uses
Liporamnosan 16.0 Safe, non filmogen, moisturizing, gelatinizing agent
ADF-oleile 8.0 Fluidizing and dethixotropic agent for W/O emulsions
Total 1000.00

 

 

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