Volume XXIII - Nr.1 - November 2008
Poliglicoleum
Efficace solubilizzante per l’industria cosmetica
La solubilizzazione di sostanze oleose (profumi, aromi, vitamine, farmaci, etc.) in forme limpide a base acquosa, idroalcolica od idroglicerica si ottiene solitamente per micellazione grazie all'impiego di sostanze tensioattive ad alto HLB (16-20).
Questo procedimento viene anche definito “pseu-dosoluzione” ed è caratterizzato dalla premicellazione di piccole percentuali del corpo lipidico non solubilizzante, con rapporti che possono variare da 1:15 a 1:2 (olio solubilizzante) a seconda del tipo di lipide e di tensioattivo, e successiva addizione di un'elevata quantità d'acqua con l'ottenimento di una soluzione limpida (tipico esempio cosmetico è la preparazione di un tonico o di una lozione per capelli).
I tensioattivi utilizzati come solubilizzanti hanno caratteristiche che li fanno collocare da un lato fra i tensioattivi schiumogeni primari, dall'altro fra gli emulsionanti.
Infatti gli schiumogeni presentano una struttura che comprende una frazione lipofila non molto accentuata, mentre la frazione idrofila è più spiccata. Al contrario gli emulsionanti posseggono una struttura avente un maggiore equilibrio fra parte lipofila ed idrofila.
I solubilizzanti invece possono presentarsi con caratteristiche intermedie: una corta catena grassa ed una frazione idrofila di media forza, oppure una catena grassa più lunga e comprendente doppi legami accoppiata ad una frazione idrofila opportunamente accentuata al fine di ottenere una maggiore capacità solubilizzante ed una schiumogenesi insignificante.
Il Poliglicoleum® (Vevy codex 02.1150) , altamente purificato ed inodore, è un solubilizzante appartenente a quest'ultimo tipo di composti. È un prodotto versatile, di sicura efficacia e di provata innocuità. Per valutare le sue proprietà di elevato potere solubilizzante è stato approntato un lavoro sistematico utilizzando:
- compound profumati aventi note diverse (rosa, lavanda, menta, limone e colonia),
- corpi odorosi chimicamente definiti (linalolo, mentolo, isoeugenolo, citrale ed acetato di linalile).
Ogni prova di solubilizzazione è stata eseguita in:
- acqua demineralizzata,
- soluzione idroalcolica (etanolo 20%),
- soluzione idroalcolica (etanolo 25%),
- soluzione idroalcolica (etanolo 30%).
I rapporti di solubilizzazione studiati sono stati in genere 1:1, 1:2, 1:3 (composto lipofilo: solubilizzante), fino ad ottenere una soluzione limpida, anche se, come vedremo, in alcuni casi sono stati necessari dosaggi superiori.
Operando sotto agitatore, vengono premiscelati solubilizzante e profumo/corpo odoroso; si addiziona quindi l'acqua preriscaldata a 40ºC oppure la soluzione idroalcolica.
Si continua ad agitare la soluzione per 3 minuti, dopo di che si rileva l'aspetto opaco, opalescente o limpido della soluzione. Ogni sistema, sia limpido sia opalescente, viene mantenuto a 15ºC per una settimana prima di essere riesaminato.
Si scartano le prove non limpide per le quali si procede ad effettuare prove con percentuale maggiore di solubilizzante; nei casi di limpidezza perfetta si ricercano invece eventuali percentuali inferiori di Poliglicoleum che siano già in grado di garantire un adeguato aspetto organolettico.
I risultati hanno dimostrato come il grado di solubilizzazione dipenda direttamente dalla polarità dei profumi. Infatti il profumo a nota “rosa”, in cui prevalgono i composti molto polari, è di facile solubilizzazione già in ambiente acquoso, mentre con la presenza di un cosolvente fortemente polare come l'etanolo notiamo un'ulteriore decisa diminuzione della percentuale di Poliglicoleum necessaria
I profumi a nota “lavanda” e “menta” risultano di buona solubilizzazione in acqua ed anche in questo caso addizionando alcool diminuisce la quota di Poliglicoleum.
Risultati differenti si hanno invece con le note “colonia” e “limone” caratterizzate da un elevato contenuto in corpi apolari o poco polari che richiedono una maggiore quantità di solubilizzante, anche in presenza di cosolvente.
Le sperimentazioni con sostanze chimicamente definite confermano i dati ottenuti con i profumi. Infatti linalolo e mentolo, presenti nelle composizioni “rosa” e “mentolo”, sono facilmente solubilizzati.
Al contrario isoeugenolo, acetato di linalile e citrale, essendo poco polari, richiedono anch'essi una maggiore percentuale di Poliglicoleum.
Senza dubbio i risultati ottenuti confermano l'importanza del Poliglicoleum nella formulazione di cosmetici in relazione alle sue eccellenti capacità solubilizzanti, che consentono l'impiego di dosi anche 3 volte inferiori rispetto alla norma, ed alla già citata innocuità.