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Volume XX - Nr.2 - October 2005

Lanolina o Lanolide?

 

La lanochimica

La lanochimica costituisce un settore tecnologico di primario e persistente interesse cosmetico e dermofarmaceutico.

Partendo dalla cera da lana di ovino, attraverso vari processi di purificazione, frazionamento, estrazione, idrolisi, idrogenazione, etossilazione, acetilazione, propossilazione ecc., si giunge alla disponibilità di decine di lanolina-derivati che trovano le più diverse applicazioni nelle preparazioni topiche.

La lanolina

La lanolina è una materia prima di basilare interesse. Purtroppo questa miscela naturale, che secondo la letteratura non è mai stata scevra di inconvenienti, è esposta ad inquinamenti ambientali connessi con la diffusione, a livello mondiale, di pesticidi, antiparassitari, anticrittogamici, diserbanti: sostanze con cui gli ovini si trovano quotidianamente a contatto e che finiscono per inquinare stabilmente la lana e la lanolina che da essa viene ricavata.

Basi lanoliniche ricostituite

L’esigenza di disporre di lanolina del tutto esente da inquinanti chimici, rischiosi per la pelle anche a piccole dosi, ha indotto l’industria, la stessa industria tradizionalmente produttrice di lanolina, a progettare e quindi ad offrire in alternativa basi lanoliniche ricostituite, aventi proprietà applicative il più vicino possibile a quelle della complessa miscela naturale ma esenti da impurezze e per conseguenza priva di effetti tossici, irritativi o sensibilizzanti.

È così nata una estesa serie di basi sostitutive della lanolina, che però non sono risultate possedere gli stessi requisiti del prodotto naturale.

Lanolide

Vevy Europe - forte della sua esperienza nella ricerca di base ed applicata sui grassi di lana e derivati, esperienza che ha portato anche a cessioni internazionali di propri know how fin dal 1960 - è giunta ai primi del 1980 alla messa a punto ed alla produzione in proprio, su scala industriale, della Lanolide - Vevy codex 02.0911, che all’uso pratico si è rivelata identica se non migliore della migliore lanolina: nel corso di questi decenni la Lanolide si è confermata tale presso i più importanti utilizzatori europei.

Quali sono le caratteristiche che il tecnico formulatore ricerca nella lanolina? Sono quella della sua tipica capacità legante e idroassorbente, connesse con un effetto plasticizzante del tutto caratteristico della lanolina.

La Lanolide rispetto alla lanolina, non è sensibile a processi ossidativi.

Organoletticamente la Lanolide è una massa compatta di color avorio chiaro, piú filamentosa della lanolina e, soprattutto, assai poco odorosa.

Sono particolari, questi, che assumono primaria importanza ai fini della buona qualità ed accettazione del prodotto finito.

Primaria importanza è stata data alla sicurezza e quindi ai controlli farmacotossicologici e dermofarmacologici sperimentali e clinici della Lanolide.

 

Interscambiabilitá lanolina-Lanolide

Per quel che riguarda l’idrofilia ed il comportamento emulsiologico, il prodotto è perfettamente interscambiabile con la lanolina e trova quindi applicazione negli stessi campi. Senza dubbio, l’impiego della Lanolide, oltre al risolvere il problema connesso all’inquinamento da pesticidi della lanolina, non comporta i rischi di sensibilizzazione cutanea da ascriversi sia a quest'ultima sia ai suoi derivati, ampiamente descritti da molti anni nella letteratura mondiale.

 

 

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